Attenzione al tonno in scatola: ecco quando fa male al colesterolo

Il tonno in scatola è uno degli alimenti più amati per la sua praticità, il gusto deciso e le sue proprietà nutritive. È versatile e può essere consumato in diverse occasioni della giornata: a pranzo, in insalate fresche o in tramezzini, a cena, come condimento per la pasta o piatti unici, oppure come spuntino proteico. Si trova facilmente nei supermercati e negozi di alimentari, disponibile in numerose varietà: al naturale, sott’olio, aromatizzato o con basso contenuto di sodio. Ogni tipo si differenzia per il contenuto calorico e la qualità dei grassi, come il tonno al naturale, che è povero di grassi, e il tonno sott’olio, che è più calorico. Grazie al suo sapore ricco e leggermente salato, si abbina bene con verdure fresche, che ne esaltano la freschezza, o con ingredienti come i pomodori e le olive, che bilanciano perfettamente il suo sapore intenso.

Proprietà del tonno in scatola

Il tonno in scatola contiene proteine di alta qualità e minerali come il selenio (52 mcg per 100 g), fondamentale per la protezione delle cellule, e il fosforo (200 mg per 100 g), che sostiene la salute delle ossa. È anche ricco di vitamine, come la vitamina B12 (2.9 mcg per 100 g), che aiuta il metabolismo e il sistema nervoso, e la vitamina D (6 mcg per 100 g), utile per l’assorbimento del calcio. Inoltre, è una fonte importante di acidi grassi omega-3, che favoriscono il benessere cardiovascolare. Tuttavia, nonostante queste proprietà salutari, il tonno in scatola va consumato con moderazione e consapevolezza, poiché non tutte le varianti sono salutari per il cuore e il colesterolo. Molte persone oggi lo considerano un alimento proteico e facile da conservare, ma è importante conoscere sia i benefici che i possibili rischi per la salute.

Il tonno in scatola fa male alla salute?

Sì, in alcuni casi il tonno in scatola può fare male alla salute, specialmente al colesterolo. Questo avviene principalmente per la presenza di alcuni tipi di grassi e conservanti, oltre che per il contenuto di sodio in alcune marche. Questi elementi possono compromettere la salute cardiovascolare e aumentare i livelli di colesterolo LDL. Il tonno in scatola può contenere sostanze come il sodio in eccesso e conservanti artificiali che potrebbero influire negativamente sul sistema cardiocircolatorio. È fondamentale leggere sempre l’etichetta per verificare la presenza di oli idrogenati, conservanti o altri additivi dannosi. Per evitare rischi per la salute, è meglio optare per un tonno privo di sostanze dannose come gli oli vegetali idrogenati, che possono portare a un aumento del colesterolo cattivo (LDL) e provocare l’aterosclerosi, una patologia che restringe le arterie.

Come leggere le etichette del tonno

Per scegliere un tonno in scatola di qualità è fondamentale leggere attentamente le etichette. Gli ingredienti indispensabili per una buona opzione sono semplicemente il tonno, l’acqua o l’olio, e una moderata quantità di sale. Gli altri ingredienti, come gli oli vegetali raffinati, spesso aggiunti per aumentare la conservazione o la consistenza, non sono necessari e possono essere dannosi per la salute. Per esempio, gli oli idrogenati sono utilizzati per stabilizzare il prodotto, ma aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Allo stesso modo, gli esaltatori di sapidità come il glutammato sono aggiunti per migliorare il gusto, ma possono causare effetti indesiderati come mal di testa o ipertensione. Scegliere tonno in scatola privo di additivi o conservanti artificiali aiuta a preservare la salute del cuore.

Tipologie di tonno in scatola da evitare

Le varianti di tonno in scatola con alto contenuto di sodio e grassi idrogenati dovrebbero essere evitate. Il tonno che contiene oltre il 20% di grassi e più di 1 g di sodio per 100 g può risultare dannoso per la salute, aumentando il rischio di ipertensione e colesterolo alto. Alcune marche utilizzano conservanti che, sebbene prolungano la durata di conservazione del prodotto, sono stati associati a problemi di salute a lungo termine. Ad esempio, molti tonni economici contengono oli di bassa qualità e conservanti chimici che possono danneggiare il fegato e il cuore. Questo processo produttivo, che coinvolge l’uso di alte temperature e agenti chimici, dovrebbe far riflettere i consumatori sulle implicazioni per la salute.

Alternative salutari al tonno in scatola

Esistono valide alternative al tonno in scatola tradizionale. Ad esempio, il tonno fresco o congelato è spesso una scelta più salutare, poiché è privo di conservanti e additivi dannosi. Un’altra opzione è scegliere tonno biologico certificato, che spesso ha una filiera controllata e ingredienti naturali. Anche alcune marche di tonno in scatola al naturale, senza aggiunta di sale e conservanti, possono rappresentare un’opzione migliore per chi vuole controllare il livello di colesterolo.

Conclusione

Il tonno in scatola è un alimento pratico e gustoso, ma bisogna scegliere con attenzione la qualità per evitare rischi per la salute, soprattutto per quanto riguarda il colesterolo. Le varianti con conservanti, oli idrogenati e alto contenuto di sodio possono compromettere il benessere cardiovascolare, mentre le alternative più salutari e biologiche offrono un’opzione sicura e ricca di nutrienti essenziali. Conoscere i pro e i contro di ogni tipo di tonno in scatola aiuta a fare scelte consapevoli e a proteggere la salute del cuore.